INCONTRO CON LO
SCRITTORE
MANLIO
CASTAGNA
Martedi 4 Febbraio 2020, noi ragazzi delle classi I C, II A, II B e II C, abbiamo avuto l’onore di trascorrere una piacevole mattinata con lo scrittore Manlio Castagna, autore della saga fantasy Petrademone.
Manlio
è un esplosivo quarantaseienne salernitano con alle spalle una lunga esperienza
nel mondo cinematografico come sceneggiatore, regista e come direttore artistico
del Giffoni Film Festival.
Esordisce come scrittore nella narrativa fantasy per ragazzi nel 2018 con il primo romanzo della trilogia Petrademone- Il libro delle porte, cui seguirà Petrademone – La terra del non ritorno e Petrademone – Il destino dei due mondi, l’ultimo volume della saga.
Esordisce come scrittore nella narrativa fantasy per ragazzi nel 2018 con il primo romanzo della trilogia Petrademone- Il libro delle porte, cui seguirà Petrademone – La terra del non ritorno e Petrademone – Il destino dei due mondi, l’ultimo volume della saga.
Personaggio principale della saga è Frida, un’infelice dodicenne, chiusa in se stessa a causa del devastante dolore provocato dalla perdita di entrambi i genitori in un traumatico incidente stradale.
In seguito al grave lutto Frida viene accolta dagli zii, Cat e Barnaba, presso la tenuta Petrademone, un luogo surreale in cui vivono.
L’amore degli zii, la fiducia degli amici, l’affetto dei border collie aiuteranno Frida a superare diversi ostacoli e ritrovare il coraggio di vivere.
Il
romanzo, sin dalle prime pagine, è un vortice di emozioni: paura, tenerezza, tristezza,
felicità, trasportano il lettore in una misteriosa realtà sorprendendolo,
divertendolo e lasciandolo spesso con il fiato sospeso.
Petrademone, così come ci ha spiegato Manlio rispondendo con cura alle nostre tante domande, è un libro carico di messaggi a partire dai nomi scelti per i personaggi (Frida, Gerico, Tommy, Astrid, Dino Drogo) e dei luoghi (Nevelhem, Amalantrah, Petrademone) in cui si svolge la storia narrata.
Se l’emozione nel leggere la storia di Frida è stata grande, quella nell’incontrare l’autore lo è stata ancora di più. Manlio si è concesso ad una lunga intervista nella quale gli abbiamo posto domande riguardanti le sue scelte d’autore e la sua vita al di fuori della scrittura.
Petrademone, così come ci ha spiegato Manlio rispondendo con cura alle nostre tante domande, è un libro carico di messaggi a partire dai nomi scelti per i personaggi (Frida, Gerico, Tommy, Astrid, Dino Drogo) e dei luoghi (Nevelhem, Amalantrah, Petrademone) in cui si svolge la storia narrata.
Se l’emozione nel leggere la storia di Frida è stata grande, quella nell’incontrare l’autore lo è stata ancora di più. Manlio si è concesso ad una lunga intervista nella quale gli abbiamo posto domande riguardanti le sue scelte d’autore e la sua vita al di fuori della scrittura.
Durante
l’incontro che Manlio ha tenuto con le scolaresche intervenute, abbiamo potuto
apprezzare la sua grande generosità dimostrata mettendosi a nostra completa
disposizione soddisfacendo molte delle nostre curiosità. Con la vivacità che ci
contraddistingue non abbiamo perso occasione spaziando con disinvoltura e
affrontando con l’autore argomenti importanti come la paura della morte, la
forza del coraggio, il valore dell’amicizia e l’importanza del ricordo.
A
proposito dell’importanza del ricordo i ragazzi della I C hanno mostrato e
descritto le loro scatole dei ricordi, in parte realizzate
appositamente preparandosi all’incontro. Gli alunni della 1^C, come Frida, hanno raccolto in un contenitore (scrigno in legno, scatola di scarpe) gli oggetti più significativi che racchiudono momenti significativi vissuti.
Ad
un contenitore si è dunque affidato compito di custodire pensieri e emozioni pronti
magicamente a materializzarsi ogni qualvolta lo si apre. Una fotografia, un
gioco d’infanzia, un disegno, una lettera possono riportarci in luoghi e con
persone ormai lontani nel tempo e nello spazio.
Noi
ragazzi delle classi seconde abbiamo invece voluto condividere con Manlio le
nostre ludiche invenzioni.Sì, proprio così, dopo aver letto il primo volume della saga, guidati dalle nostre docenti di arte, abbiamo progettato e ideato due giochi da tavolo: “Petrademone gioca il tuo destino” e “Il gioco Petrademone".
Il primo gioco “Petrademone gioca il tuo destino”, realizzato dalla 2^A,
propone
in realtà tre giochi in uno: due giochi da poter svolgere non conoscendo il
contenuto del romanzo e uno che necessariamente prevede che i concorrenti
abbiano letto con attenzione il primo volume della saga.
La scatola contiene infatti due mazzi da n.20
carte ciascuno. Su ognuna delle venti
carte, in base alle indicazioni ricavate dal testo, sono stati ritratti i volti
dei protagonisti principali e secondari, visibili e invisibili del romanzo con
i quali, disponendoli o capovolti sul piano di un tavolo o all’interno di una
tasca calzata in testa è possibile giocare ai conosciutissimi “Indovina chi” e
“Memory”.
Con
l’utilizzo invece di un solo mazzo di carte, di un tavoliere (piano da gioco),
di un dado, di pedine (2 o 4 a seconda dei partecipanti), di una trottola e un
cronometro (per conoscere nel dettaglio le fasi di realizzazione del gioco
e il suo regolamento potete visitate la
rubrica “Fermi – Spazio alla creatività”) i concorrenti sono invece chiamati a scoprire
l’identità dei personaggi di Petrademone
avanzando (o… indietreggiando) lungo un percorso composto da 8 caselle per
giocatore che, partendo dai quattro angoli si susseguono seguendo le diagonali del
tavoliere incontrandosi nella silhouette di Frida (la sagoma della protagonista
posta al centro del tavoliere).
Il
secondo gioco, “Il gioco Petrademone”, realizzato dalla 2^ B e 2^C, riprende
invece in parte la struttura e le regole del gioco dell’oca, proponendo un
viaggio avvincente tra i protagonisti, i luoghi e gli oggetti narrati nel
romanzo.
L’inizio del gioco, determinato dal lancio del dado, procede con l’avanzamento,
l’indietreggiamento o il momentaneo blocco dei giocatori in un percorso
composto da 63 caselle molte delle quali custodi di premi (es. casella n.27 e
n.57 - CHIAVE D’URTO: si avanza di tre caselle) e penitenze (es. casella n.22 e
n.60 ASTRID: si ritorna al VIA.).
Vince
chi per primo raggiunge la casella n. 63.
I
nostri giochi, appassionatamente illustrati da alcuni degli ideatori (Nadia,
Paola , Sabrina, Valentina), hanno entusiasmato Manlio che ha manifestato la sua sincera contentezza nel
vedere il suo lavoro germogliato in qualcosa di nuovo e sorprendentemente
divertente che, partendo dal puro piacere della lettura e sfruttando le abilità logiche e creative, testimonia quanto
possa essere bella la scuola quando sa stimolare e alimentare le menti e i
cuori di tutti, alunni e docenti.
Nei
nostri cuori rimarrà per sempre impressa l’emozione vissuta che ha alimentato
in tutti noi ancor di più l’interesse e la curiosità per la lettura e la
scrittura che oggi sono diventati per noi sinonimi di pura avventura.
Il 4
febbraio 2020
lo
custodiremo sicuramente
nella
nostra scatola dei ricordi.
Bellomo Domenico (2B)
Capolupo Alessia (2C)
Hidane Mohammed (2C)
Hidane Mohammed (2C)
Logiudice Fabio (2B)
Persia Valentina (2A)
Taccardi Sofia (2A)
Prof.ssa Iorio Lucia Rita Monica
Prof.ssa Linzalone Annamaria
Prof.ssa Iorio Lucia Rita Monica
Prof.ssa Linzalone Annamaria







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